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bib16538 (17 / maig / 2024)

Darrera modificació: 2018-11-24
Bases de dades: Sciència.cat

Santoro, Daniela, "Medici del re nella Sicilia aragonese", dins: Andretta, Elisa - Nicoud, Marilyn (eds.), Être médecin à la cour (Italie, France, Espagne, XIIIe -XVIIIe siècle), Florència, SISMEL - Edizioni del Galluzzo (Micrologus' Library, 52), 2013, pp. 87-104.

Resum
Dall'ipocondriaco Giacomo II a Martino I, tra XIV e XV secolo la casa aragonese-siciliana si caratterizza per un legame privilegiato ed esclusivo tra medico e sovrano. Uno scenario composto in prevalenza da medici famosi dell'Italia centro-settentrionale, professori di esperienza e saggezza che sono attirati a trasferirsi nell'isola, vista la scarsità quantitativa e qualitativa dei medici locali. Interessati a inserirsi nei gangli della vita di corte, i siciliani si mostrano abili a individuare le strategie migliori per tutelare e accrescere incarichi di prestigio, visibilità, privilegi: garantiti - in cambio di una disponibilità di capitali, fondamentale in periodi di scarsa liquidità - da re spesso fragili che, per governare, hanno bisogno di una rete di uomini fidati che oltre ad occuparsi della loro salute, sappiano capire i complessi meccanismi isolani. I giochi cambiavano con l'istituzione nel 1398, ad opera di Martino primogenito d'Aragona, del protomedicato, magistratura deputata a fare rispettare le norme relative all'esercizio della medicina e delle attività correlate, che si sarebbe rivelata un formidabile trampolino per le carriere dei medici al servizio dei re: a differenza però dei decenni precedenti, si trattava di una monarchia intenzionata ad esercitare un controllo totale sulla società isolana, consapevole dell'importanza dei processi di selezione e reclutamento della classe medica.
Matèries
Història de la medicina
Societat
Biografia
Documentació
Vilanova, Arnau de
What are the images?

The small images on the decorative ribbon correspond, from left to right, to the following documents: 1. James II orders the settlement of neighborhood disputes over an estate of the royal doctor Arnau de Vilanova in the city of Valencia. 1298 (ACA); 2. Contract between Guglielmo Neri de Santo Martino, a surgeon from Pisa, and the physician-surgeon from Majorca Pere Saflor, bachelor of medicine, to practise medicine and surgery under the latter’s direction, 1356 (ACM); 3. Valuation of the workshop of Guillem Metge, an apothecary from Barcelona, made by the apothecaries Miquel Tosell, Berenguer Duran and Vicenç Bonanat, for its sale to Llorenç Bassa, a fellow apothecary, 1364 (AHPB); 4. Peter III the Ceremonious regularizes the legal situation of Esteró, a Jewish female doctor from Vilafranca del Penedès, granting her an extraordinary license to practice medicine. 1384 (ACA); 5. Power of attorney of Margarida de Tornerons, a doctor in Prats de Molló and Vic, in order to recover the goods withheld from her by a third party in Vic, 1401 (ABEV); 6. Doctorate and teaching license of Narcís Solà, bachelor of medicine, issued by Bernat de Casaldòvol, doctor of medicine and chancellor of the Faculty of Medicine in Barcelona, 1526 (AHCB); and 7. Partnership between Joan Llunes and Joan Francesc Llunes, father and son, and Lluís Gual, the former’s son-in-law, surgeons of Caldes de Montbui, in order to practise the profession, 1579 (AHCB).